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April 27, 2006

LA VERGOGNA DI CHIAMARSI DACIA

di Lisistrata

http://www.shockvillage.com/cgi-bin/tgfhydrdeswqenhgty/index.cgi?action=viewnews&id=464

Non sono bastate le vigliaccate di martedì 25 aprile che i nazicomunisti hanno fatto a Milano e a Roma, no a Dacia Valent non sono assolutamente bastate ed allora cosa si inventa questa ignobile razzista?

Nel suo altrettanto ignobile post i”Firulì firulà” insinua il sospetto che la brigata ebraica non avesse avuto nulla a che fare con, la liberazione dell'Italia, per lei evidentemente le bandiere palestinesi, e il gruppo di mascalzoni che inneggiava con slogan schifosi all'intifada come: «un sasso qua, un sasso là e intifada vincerà» erano degni di festeggiare la liberazione italiana.

Ma la signora Dacia è stata colpita da un virus che l'ha resa stronza o sarà stata stronza di nascita? Eppure le basterebbe fare un po' mente locale per sapere che gli arabi all'epoca del fascismo erano alleati con i nazisti e stavano pianificando la soluzione finale degli ebrei in Palestina, quindi le bandiere palestinesi, i loro inni, il travestirsi da terrorista e il bruciare le bandiere israeliane è come se all'interno del corteo del 25 aprile avessero trovato posto e accoglienza i nazisti che alle Fosse Ardeatine hanno fatto una strage di italiani ed ebrei e ora marciando al passo dell'oca sotto vessilli con la croce uncinata, salutassero la liberazione al grido di HEIL HITLER!!!

Ma non le basta ancora, ed allora eccola: inventarsi una fantastica quanto ignobile, proprio quanto sa essere ignobile lei, che l'ignobiltà la possiede per vocazione, su un vero eroe della resistenza italiana, deportato a Dachau e decorato con medaglia al valore: Paolo Brichetto Arnaboldi, padre di Letizia Moratti, ai quali nega persino il diritto di sfilare in una pubblica strada, nella quale ciascuno ha il diritto di sfilare, per lei la signora Moratti e suo padre dovevano starsene rintanati in casa, per non ammorbare l’aria, ammorbata invece dai suoi amici nazicomunisti.

La non signora Dacia si inventa che Paolo Brichetti voleva addirittura fare un golpe con Edgardo Sogno golpe fra l'altro di cui nemmeno di Edgardo Sogno fu mai dimostrata la colpevolezza, anzi venne assolto da ogni accusa, ma si sa per la signora Dacia la verità è un’optional e dato che lei vanta “amicizie che contano” nella magistratura, lei va a pranzo con alcuni magistrati milanesi, ci ha tenuto a suo tempo, a farmelo sapere. Evidentemente ora sta dicendoci che alla magistratura italiana non crede. Beh qualche eccezione ci sarebbe, quando le fa comodo crederci ovviamente!

Per fortuna che esistono ancora compagni comunisti che di gente come Dacia farebbero volentieri a meno nel loro partito e stigmatizzano i comportamenti che hanno tenuto i nazicomunisti della piazza, pappa e ciccia con Dacia e allora sono proprio loro a difendere Paolo Brichetti Arnaboldi, dandoci il piacere della loro memoria storica e raccontando al Corriere della Sera, chi era e cosa ha fatto per l’Italia, http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/04_Aprile/26/stella.shtml colui che la vergognosa Dacia, tratta con disprezzo e poi si indigna la signora, mettendogli in bocca, fuori da un contesto reale, parole che le “farebbero accapponare la pelle” lei che di minacce è il leader in internet e non solo in internet, lei che scorrazza da oltre un anno dentro le nostre vite, lei che non si vergogna di essere una nazicomunista all’ennesima potenza, lei che promette violenza, violenza, violenza e non solo a parole, lei: Dacia Valent.

Lisistrata

April 22, 2006

Il pensatoio di Giuliana Sgrena

April 09, 2006

Una patacca al merito

Tratto da ShockVillage:

E' con vero piacere ed autocompiacimento, che questa pregevole direzione prende atto della propria obiettività di giudizio e si assume il gravoso incarico di assegnare i riconoscimenti più prestigiosi del web.

La solita patacca viene assegnata con coro unanime e per acclamazione a Lia Briganti, candidata alla Camera per i Verdi, che scrive poesie “dedicate” a Osama bin Laden, ad Ayman al Zawahiri, ad Abu Mussab al Zarqawi, alle Brigate dei martiri di al Aqsa, a Hamas, ai guerriglieri palestinesi e “in memoria” dello sceicco Ahmad Yassin. Nei suoi dolci e ispirati versi Lia Briganti si augura che il jihad “divenga un esercito di pace e di carità” e per farli conoscere al mondo li pubblica nel forum dei radicali italiani a questo indirizzo: www.radicali.it/phpbb2/viewtopic.php?p=457573&highlight=impavidi
.

Eccovi uno dei suoi miglior capolavori:

PREGHIERA PER IL PLACARSI DEGLI ANIMI ( 1)

Invocazione ad Hamas e a Fatah per il placarsi degli animi

Dedicata al popolo palestinese

In memoria dello Sceicco Ahmad Yassin

TRE PARTI
PARTE UNO

Io vidi
in sogno
lo Sceicco Ahmad Yassin;
era trasparente
e azzurrino
e il suo capo,
era velato.

Il suo sguardo
era pietoso
e mite
per le contese
di Palestina.

Egli mi vegliava,
mentre
questi versi
erano in me
ispirati .

Or cessi
la contesa
tra l' Oriente
e l' Occidente,
poichè
benevole
forze celesti
chiedono
che gli opposti
intendimenti
si chairiscano.
L.B.

Sull’argomento leggi gli articoli su Lisistrata :

L’APOLOGIA DI REATO E’ PUNITA DALLA LEGGE

LETTERA APERTA DI UN AMICO A DANIELE CAPEZZONE

UNA POETASTRA FUORI DI TESTA, DOVREBBE GOVERNARCI?

April 06, 2006

Anche la regione Toscana condanna il razzismo di Dacia Valent

di Shaykh Abdul Hadi Palazzi


Nell’articolo pubblicato su “L’opinione” di venerdì scorso, Dimitri Buffa esortava il presidente della regione Toscana, Claudio Martini, ad associarsi alla decisione del presidente della Provincia di Lucca, al sindaco di Viareggio e al presidente della APT Versilia nel chiedere la revoca della candidatura del blog razzista di Dacia Valent al “premio speciale” DonnaèWeb 2006. Nel sollecitare l’intervento di Martini, gli si diceva: “Coraggio Presidente, gli ultimi saranno i primi”. E a Martini il coraggio non è certo mancato. Nel corso della stessa giornata, ha denunciato senza mezzi termini il razzismo antisemita della Valent, e lo ha fatto con una lettera che merita di essere riprodotta per esteso: “Alla cortese attenzione di Shaykh Abdul Hadi Palazzi. Gentile Signore, il Concorso 'DONNA è WEB' è nato per valorizzare i migliori progetti web realizzati con un prevalente contributo femminile e rappresenta una vetrina importante, un'opportunità per molte donne per scambiare esperienze, a cui la Regione Toscana ha dato il patrocinio fin dalla prima edizione. Nella sezione blog di quest'anno è apparso un sito, animato dalla signora Dacia Valent, dai contenuti inaccettabili perché apertamente razzisti.

Le libertà di pensiero e di espressione sono i più preziosi dei beni, ma essi non possono non fondarsi sulla cultura della democrazia e del dialogo. È questo complesso di valori che da sempre orienta la nostra visione del mondo e la nostra attività. E la forza e la vitalità di questi valori hanno testimoniato le tante prese di posizione di istituzioni, associazioni, cittadini che hanno espresso il loro forte e motivato dissenso nei confronti dei caratteri di questo blog.

Per questo, bene hanno fatto gli enti promotori del premio - Provincia di Lucca, Comune di Viareggio e Apt della Versilia - a chiedere alla commissione tecnica del premio di escludere quel sito dal concorso. La cultura della pace e del rispetto che anima le nostre convinzioni più profonde, esprime la distanza più radicale da questo episodio che non deve passare sotto silenzio. La ringrazio per avere scritto. Cordiali saluti, Claudio Martini”. Era infatti accaduto che la stessa Valent, nelle pagine del suo blog posto sotto accusa per via dei suoi contenuti aberranti, si fosse vantata di essere candidata come finalista al “premio speciale” DonnaèWeb. La cosa non era però sfuggita alle organizzazioni che monitorano il razzismo e l’antisemitismo via Internet, e aveva da subito causato lettere di proteste indirizzate tanto agli organizzatori che ai supposti patrocinatori di Premio Web Italia, cioè ai ministri delle Pari opportunità dell’Innovazione e tecnologie, al presidente della Regione Toscana, al presidente della Provincia di Lucca e al sindaco di Viareggio. La prima dimostrazione dell’inaffidabilità degli organizzatori del premio è giunta il 28 marzo, quando i portavoce dei ministeri interessati hanno ribadito che – contrariamente a quanto preteso da Roberto Bonu e soci nel loro sito – Premio Web Italia non aveva né ricevuto, né richiesto alcun patrocinio ministeriale, e hanno intimato ai millantatori di rimuovere i loghi dei ministeri dal loro sito Web e da tutto il materiale pubblicitario. Due giorni dopo, il presidente della Provincia di Lucca, il sindaco di Viareggio e il presidente della APT Versilia si associavano alla richiesta di cancellare la candidatura del blog della Valent, e infine il 31 marzo il presidente della Regione Toscana si schierava su posizioni analoghe con la lettera che abbiamo citato.

Ciononostante, i responsabili di premio Web Italia hanno continuato a non sentire nemmeno le ragioni dei loro stessi patrocinatori. Pur di evitare di fare l’unica cosa sensata – cioè cancellare il “premio speciale” al blog razzista della Valent - hanno preferito rimandare l’intera premiazione della categoria blog a “data da destinarsi”. Bonu e compari sono ormai screditati dalle Istituzioni centrali e periferiche dello Stato, sono noti all’opinione pubblica come millantatori di patrocini inesistenti e “premiatori dell’antisemitismo”, eppure non demordono. Come ha fatto notare il blogger satirico Wakapuntaga – tra l’altro oggetto di attacchi e tentativi di oscuramento proprio da parte della Valent e oggi ospitato dal portale Shockvillage.com – il premio DonnaèWeb si è rivelato essere una vera bufala, e come tutte le bufale è meritatamente finito nella melma.

Shaykh Abdul Hadi Palazzi
Segretario, Assemblea Musulmana d’Italia

La Pacifinta del Web

Italy-based Islamist thugs